sanificare o disinfettare: qual è la differenza?
Viviamo in tempi incerti, con una pandemia che condiziona le attività quotidiane. Poiché il COVID-19 può essere contrastato con un'adeguata pulizia, questo argomento sta tenendo banco come mai prima d'ora. Uno dei tanti interrogativi sollevati è: meglio sanificare o disinfettare?
Innanzitutto, come si diffonde il virus COVID-19?
Al momento, sembra che il coronavirus si diffonda principalmente da persona a persona. Ciò può accadere quando le persone sono molto vicine l'una all'altra. Quando una persona infetta tossisce o starnutisce, emette goccioline. Queste goccioline potrebbero essere inalate o cadere nella bocca o nel naso delle persone vicine. Questo spiega l'importanza del distanziamento sociale.
Un secondo modo in cui il coronavirus si diffonde è tramite il contatto con superfici o oggetti infetti. Se una persona prima tocca una superficie o un oggetto su cui è presente il virus e dopo si tocca la bocca, il naso o gli occhi, potrebbe contrarre il COVID-19.
Quanto tempo può sopravvivere il virus su diverse superfici?
• 3 ore nell'aria
• 4 ore su rame
• 24 ore su cartone
• 48-72 ore su plastica e acciaio inossidabile
Inutile dire che la pulizia e l'igiene sono importanti. Lavati le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi ogni volta che tocchi qualcosa fuori casa (anche quando ricevi un pacco).
Perché la pulizia ordinaria non basta più
È importante tenere presente che la pulizia ordinaria di una superficie (rimozione di polvere, sporco e detriti) non elimina del tutto il rischio di contaminazione incrociata. Al contrario, l'utilizzo di attrezzature e agenti di pulizia inadeguati potrebbe contribuire alla diffusione di malattie, evitabile solo con un germicida. Si consiglia di pulire prima lo sporco visibile e poi disinfettare o sanificare.
Quando è meglio sanificare?
La sanificazione è un passo avanti rispetto alla pulizia. Rimuove fino al 99,99% dei batteri nocivi in meno di 30 secondi e riduce il rischio di infezione. La sanificazione è pensata per contenere la comparsa e la crescita di funghi, batteri e virus, senza ucciderli.
Nel complesso, è meglio scegliere un disinfettante per pulire le superfici che (in genere) non entrano in contatto con germi pericolosi o che è meglio non trattare con agenti chimici troppo aggressivi. Ecco perché la sanificazione viene spesso utilizzata per gli utensili di cucina, le superfici dove si preparano gli alimenti e gli oggetti con cui i bambini entrano in stretto contatto, come i giocattoli.
Quando è meglio disinfettare?
La disinfezione uccide tutti i germi sulle superfici e riduce ulteriormente il rischio di contaminazione. Tuttavia, mentre la sanificazione dura al massimo 30 secondi, la disinfezione spesso è un processo più lungo (controlla i tempi di contatto del detergente scelto).
La disinfezione è particolarmente utile per le superfici toccate più di frequente, come maniglie delle porte, telecomandi, interruttori della luce e tastiere (il nostro consiglio è di pulire il telefono con un panno in microfibra per non danneggiare lo schermo). È sempre consigliato disinfettare le aree e gli oggetti che entrano in contatto con i fluidi corporei, come stanze di ospedale, ambienti sanitari e arredi sanitari (ad esempio, wc, lavandini, docce).
Disinfettare o sanificare?
In breve, sia la sanificazione che la disinfezione hanno l'obiettivo di ridurre la contaminazione incrociata uccidendo i germi sulle superfici. La disinfezione uccide più germi della sanificazione ed è quindi leggermente più efficace, soprattutto contro virus e funghi. Indipendentemente dal metodo utilizzato, mai sottovalutare il potere della pulizia.